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Comune di Taurianova
sabato, Luglio 27, 2024

Il primo giorno di scuola di una bambina ucraina a Taurianova

Un'accoglienza commovente per Alesandra da parte dei suoi nuovi compagni e maestre

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Si chiama Alesandra, ha 8 anni, e questa mattina è arrivata nella scuola che affaccia su Viale della Pace per il suo primo giorno di scuola in Italia. E’ riuscita a scappare dalla guerra in Ucraina insieme alla sorella diciottenne Olena. Un viaggio da Odessa a Taurianova, senza la mamma Natasha, rimasta in Ucraina, isolata a Melitopol, a 400 km da Odessa.

La mamma era andata a prendersi cura di una sua zia anziana, perchè effettivamente non puoi immaginare nel 2022 che nel tuo Paese europeo scoppi la guerra e non puoi più rientrare a casa. I bombardamenti hanno fatto crollare un ponte e Natasha è rimasta così separata dalle figlie, che però ha pensato subito solo a come poterle salvare e si è messa in comunicazione con la zia Elena, vedova di Natale Zerbi, che vive a Taurianova e che dai primissimi giorni del conflitto ha messo a disposizione anche casa sua per la prima accoglienza.

Sono tante le persone arrivate, anche sua nuora, due adolescenti, Malena e Anastasia, e Villa Zerbi nonostante il cuore grande che batte inizia ad essere stretta per poter ospitare nel migliore dei modi tutti i “fratelli” ucraini. Si fa avanti una signora russa che vive a Taurianova, anche lei rimasta vedova di un marito italiano si è fermata qui.
Questa guerra non è una guerra soltanto verso il popolo ucraino, questa è una guerra contro l’umanità e la signora Tatiana, questo è il suo nome, sente che la pace si deve costruire anche a distanza dalle proprie nazioni, ed è paradossalmente lei, di nazionalità russa, la prima che si offre ad accogliere le due sorelle Alesandra e Olena.

Alesandra, la bimba ucraina, all’arrivo a scuola con la vedova Zerbi e la preside

Alesandra ha soli 8 anni appena compiuti, una mamma che sente solo al telefono, quando è possibile, che spera di riabbracciare prestissimo, e una mente piena di scoppi che a fatica dimenticherà. Eppure ha già un sacco di nuovi amici che questa mattina l’hanno accolta con un amore che proverà giorno per giorno a vincere sulla paura per quel che ha visto e lasciato in Ucraina.

Francesco Zerbi ha fatto nei giorni scorsi da ponte con la scuola e questa mattina per il primo giorno di scuola di Alesandra, nell’atrio della scuola primaria Monteleone – Pascoli non è stato facile trattenere le lacrime.

Alla presenza della preside Maria Concetta Muscolino, i nuovi compagni di Alesandra agitando bandierine giallo-azzurre e il tricolore hanno capito che quella storia che loro studiano sui banchi, non è soltanto una materia del passato, oggi l’hanno scritta loro una bella pagina di storia contemporanea e ci hanno dato anche la loro ricetta: un conflitto tra i bimbi si spazza via con l’accoglienza festosa. “Oggi – ha detto un bambino della classe – abbiamo capito quanto possa essere triste stare lontani dal proprio Paese e dai propri affetti”.


Arrivata in classe – la I B – fra gli applausi di tutti, per Alesandra tanti regali, tanti disegni da parte di ogni nuovo compagno e a parlare è stato solo il linguaggio universale dell’amore, ma per oggi è bastato. 

“Mi sono emozionata quando l’ho presa per mano e insieme abbiamo sventolato le nostre bandiere“, ha confidato una bimba alla maestra. “E’ una compagna speciale, per noi è una sorella”, ha commentato un’altra piccola alunna.


Ovviamente è stato solo il primo giorno e il calore da dover trasmettere è tanto anche nel futuro, ma soprattutto ancor di più in questi giorni di guerra che purtroppo infuria, con la speranza che la mamma Natasha possa presto raggiungere le sue figlie qui a Taurianova.

Per loro sono già attive tante raccolte, le famiglie della classe che ha accolto Alesandra e le maestre si sono subite date da fare per lo zainetto nuovo, per i libri, il grembiulino, ma oltre a tutte queste cose materiali ricordiamoci di far sorridere i nostri occhi anche all’uscita della scuola. Non tutti i bimbi hanno accanto mamma, papà e fratellini, e noi adulti non possiamo dimenticarci di loro, solo perchè presi dai nostri mille impegni e dalle nostre famiglie che ostentiamo perfette. La pace si costruisce partendo da noi.

La classe I B

Quante volte abbiamo regalato o comprato senza pensarci su armi da guerra come giocattoli? Quante volte abbiamo giudicato il popolo russo di cui fa parte la signora Tatiana, che in nome del suo popolo ha perfino chiesto scusa alle sorelle che ha accolto? Quante volte alziamo muri con chi la pensa diversamente da noi?

La guerra in Ucraina finirà anche quando siamo noi pronti alla pace.

E proprio stasera sono in arrivo altri bimbi con le loro mamme, sta a noi ricominciare a fare la pace! Non perdiamo questa opportunità di fraternità. Doniamo ma soprattutto doniamoci.

Ucraina


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Nadia Macrì
Nadia Macrì
direttore

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