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martedì, Ottobre 8, 2024

La Calabria fa rumore con Tarcisio Molinaro

E' calabrese il percussionista dell'Orchestra di Sanremo

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Quest’anno a Sanremo la Calabria c’è e fa anche rumore!
Non solo per la presenza di Aiello che comunque ci rende orgogliosi come calabresi, perchè siamo quelli con un’identità regionale così forte che tifiamo per lui, anche se magari non conosciamo nemmeno una sua canzone.

La Calabria stasera c’è con Loredana Bertè alla quale abbiamo invece dato poco negli anni, soprattutto dopo la morte della sorella Mia Martini. Perchè siamo anche fin troppo meridionali, di quelli che si segnano al dito le cose, e nemmeno la morte di una sorella ci fa cambiare idea. E invece di abbracciare chi avrebbe bisogno di almeno una carezza, continuiamo a rinfacciare, come abbiamo fatto a Loredana per tanti e tanti anni.

La Calabria c’è stasera con il direttore Clemente Ferrari. Sentiremo infatti quel “Dirige l’Orchestra il Maestro Clemente Ferrari, canta Max Gazzè”. Clemente Ferrari che torna a Sanremo spesso, ma della musica di Max Gazzè si occupa anche di arrangiamenti, della direzione e dell’orchestrazione da tanti anni.

La Calabria c’è con Tarcisio Molinaro

L’Orchestra di Sanremo è una formazione ritmico-sinfonica, il che vuol dire che ci sono strumenti sinfonici, ma ci sono anche le tastiere, le chitarre e poi c’è il batterista, quello che sintetizzando tiene il tempo, e c’è il percussionista.

Le tante percussioni di Tarcisio Molinaro

Quest’anno per la prima volta è il Maestro Tarcisio Molinaro. Calabrese, di Marano Principato nel cosentino.

Uno con un curriculum che fa capire quanto lo studio non possa finire mai per chi ama il proprio mestiere, ma soprattutto quando non lo si considera solo un mestiere. Uno che non si è arreso nemmeno dopo la terza audizione fallita al Conservatorio di Cosenza, per poi entrarci dopo qualche anno da docente. Uno che anche quando suona, e sarà così certamente anche in queste sere al Festival di Sanremo, sembra un bambino felicissimo al Luna Park!

Tarcisio Molinaro alle prove. Saranno oltre 180 i brani che dovrà suonare durante le 5 serate.

Il Maestro Tarcisio Molinaro nonostante seguirà degli spartiti, tanti spartiti, quelli di oltre 180 canzoni fra artisti, ospiti e cast certamente, realizzerà una sorta di traduzione, mettendoci la sua anima, darà quel tocco (tocchetti e tocchettini) che potrebbe anche non esserci in un arrangiamento, ed ecco perchè è un lusso, che fa la differenza.

Certamente lo vedremo suonare percussioni diverse, con bacchette diverse o usando le mani sui suoi strumenti con i quali occupa più spazio di ogni orchestrale e grazie alla scenografia delle percussioni, molto probabilmente (o almeno lo speriamo), avrà qualche inquadratura in più rispetto ai suoi colleghi.

Tarcisio Molinaro, nella sua postazione nell’Orchestra di Sanremo

Guardatelo, guardate le mani e anche il suo cuore, quell’accelerazione vertiginosa che trasmetterà. Sarà per tutti un messaggio di quella Calabria dalle maniche arrotolate, che pur sognando alla grande, vive ogni giorno il quotidiano, con la certezza che i sogni si avverano quando non diventano un “pensiero fisso”, tanto hanno quel groove che li smuove!

Vai Tarcisio, fai rumore… anche tu!

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Nadia Macrì
Nadia Macrì
direttore

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