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sabato, Luglio 27, 2024

Anche a Taurianova “si accende” il Natale

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Ci sono feste che illuminano il cuore perfino quando attorno a te tutto è grigio. Il Natale, per esempio. Talmente bello da farti sorridere anche se sono giorni che spesso fanno male a chi asciuga lacrime per grandi dolori, perchè i giorni di festa sono quelli in cui non puoi calpestare la vita, quella vita fatta di persone che ci hanno lasciato, quelle persone che oggi staremmo ore ad ascoltare senza stancarci. Mancano sempre, ma a Natale di più. Perchè tutto sa di festa e tu non puoi e non devi piangere più, nonostante tutto. Non puoi farlo… per i bambini.

Presepe della Mostra allestita nella Chiesa del rosario a cura degli Amici del Palco

Chissà quante volte, mentre vengono le lacrime agli occhi, si ingoiano. Lo si fa per i piccoli capaci di stupirsi ancora davanti alle luci ad intermittenza. Bambini, col viso sbarazzino, che si lasciano cullare da note semplici e da melodie natalizie che riempiono con una voce squillante senza paura di pronunciare erroneamente qualunque lingua del mondo.

Sono i bambini che hanno diritto al Natale, e se lo hanno nelle famiglie in lutto, come in quelle che arrivano a fine mese con sacrifici e solchi sul viso, come in quelle dove la violenza non ha tregua, o quelle dove le nonne, in là con gli anni, hanno smesso di friggere zeppole, lo stesso diritto alla magia del Natale devono averlo i bambini anche in un paese in dissesto finanziario, con l’acqua non potabile e pieno di problemi.

«Abbiamo puntato molto sulle luminarie. La più particolare è sicuramente quella installata sul corso, che riprende una poesia di Albert Einstein, che decanta l’amore e la bellezza di essere bambini, perché è proprio a loro che guardiamo» ha affermato l’Ass. Grimaldi durante la conferenza di presentazione.
L’acqua non è potabile, pare – secondo quanto ci riferiscono il sindaco e il vicesindaco – che si possa bere perchè comunque rispetterebbe i parametri della potabilità… ma anche le lacrime sono salate e nonostante ciò è Natale.

E’ giusto e doveroso che si faccia il possibile per risolvere un danno che coinvolge tutti i cittadini, che i politici di maggioranza e di minoranza non abbassino la guardia e non vadano in ferie sui problemi della città; ma questa volta, dopo la pandemia che ci ha imbavagliato e chiuso tra le porte delle nostre case, quest’anno non si usi il Natale per rubare i sogni dei bambini.

Installazione natalizia Villa Comunale

E’ Natale e la città va addobbata, lo si poteva evitare durante il lockdown, ma non ora. Ora serve che le piazze si riempino di gioia, che le piccole viuzze regalino colori, che i negozi espongano vetrine colme anche di gioielli che per comprarli non basta più neanche lo stipendio di un anno, ma è Natale e devi sognare.

E che belli anche i mercatini natalizi di Piazza Italia dove puoi trovare sempre qualcosa che accende la luccetta dei ricordi. E i presepi napoletani (esposti nella Chiesa del Rosario, a cura degli Amici del Palco), con quei pastori in cui ti rispecchi, con la tanta frutta esposta che resta una delle poche immagini lontane ma ancora attuali.

La Mostra dei Presepi sarà esposta fino al 6 gennaio nella Chiesa del Rosario.

E mentre ci si prepara al bilancio finale servirà anche lasciarsi travolgere dai concerti (al Maestro Parravacini sarà affidato il concerto di Capodanno) e dalle recite di quei bambini che hanno dovuto saper rinunciare a tanti palcoscenici in questi due ultimi anni. E poi ancora l’arrivo di Babbo Natale, i zampognari, gli eventi culturali, l’angolo abbellito all’uncinetto su Piazza Vittorio Emanuele, la fiera di Santa Lucia e le rappresentazioni teatrali.

Certo, oltre le iniziative a cura delle Associazioni, il resto è una spesa fuori bilancio, non è un periodo con le casse piene, come non lo è nelle famiglie, ma accendere il Natale ripagherà.

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Nadia Macrì
Nadia Macrì
direttore

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