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Comune di Taurianova
venerdì, Aprile 26, 2024

Taurianova è e deve essere sempre LIBERA

Il sindaco Biasi: «La mafia fa schifo»

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Quest’anno anche Taurianova ha vissuto da protagonista la manifestazione che l’associazione LIBERA promuove il 21 marzo da oltre 25 anni: la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le mafie. E anche da Villa Fava, stracolma di bambini e ragazzi, di istituzioni e associazioni, di tutti parroci, le forze dell’Ordine, la campionessa mondiale Enza Petrilli, in silenzio, solo con il suono dolce e triste del violino di Chiara Ambesi, sono state ricordate le oltre mille vittime di mafia italiane, di cui il 20% calabresi.

Coinvolte tutte le scuole della città, a partire dai più piccoli della scuola dell’infanzia, e rivolgendosi a loro il sindaco Rocco Biasi ha detto: «Con voi cresce una nuova mentalità, e da voi dobbiamo partire per radicare nelle nostre terre il seme di giustizia – e poi ancora ha urlato dal palco – Noi siamo con la legalità, abbasso la mafia che fa schifo».


A Taurianova dunque oggi un nuovo inizio ma anche la conclusione di un progetto – come ha ricordato l’assessore Angela Crea – che ha dato vita al nuovo presidio di Libera a Taurianova con i docenti delle scuole della città.

Ed è una di queste docenti, Elisabetta Curatola a dirci: «Per i bambini la manifestazione di oggi ha rappresentato la realizzazione di quello di cui abbiamo parlato in classe nell’ultimo periodo. La criminalità organizzata è uno di quegli argomenti di cui si deve parlare, perché solo parlandone e mostrandone i lati più negativi si può sperare che nessuno di questi piccoli cada in questa terribile rete, inoltre la manifestazione per loro ha rappresentato un’occasione in più per fare tante domande: “Maestra, ma tutte queste persone sono morte in quel modo brutto che ci hai detto in classe?”, “Maestra, ma i mafiosi uccidono solo i ricchi?”, ”Maestra, hanno detto che c’erano anche nomi di bimbi, perché?”, rispondendo a queste domande penso che l’animo dei bimbi si sia sensibilizzato maggiormente rispetto a questa terribile piaga che da sempre affligge la nostra terra».


L’assessore Massimo Grimaldi visibilmente emozionato perchè figlio di una vittima di mafia ha sottolineato che la legalità deve essere al centro di ogni azione e rivolgendosi al cielo ha detto che le vittime di mafia sono tutte uguali e perchè tutte vittime innocenti.

Tra Rosario Livatino, oggi beato, Peppino Impastato, Piersanti Mattarella, Paolo Borsellino, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Lea Garofalo ci sono stati infatti anche i nomi di quel tanto sangue innocente della nostra città: Antonio Alampi, Antonio Fava, Giuseppe Grimaldi, Giovanni Grimaldi, Antonio Vicari, Domenica Zucco, Rocco Corica, Francesco Inzitari.

«Dopo aver gridato da anni contro le mafie in tutta Italia, oggi sono felice di averlo potuto gridare nella mia Taurianova – ha commentato al termine l’ex parlamentare Angela Napoli – sperando che finalmente anche nella nostra città possa nascere il vero cambiamento. Grazie a tutti per essere riusciti oggi a farmi rientrare a casa con fiducia e speranza e con la gioia di poter affermare che le battaglie fino ad oggi fatte non sono state inutili».

Presenti anche tutti i parroci della città, il diacono Cecè Alampi, anche lui figlio di una vittima di mafia, e il mondo dell’associazionismo compatto nella Consulta delle Associazioni. «Taurianova, additata sempre come paese di mafia, oggi, credo abbia lanciato un messaggio nuovo. Ha gridato con convinzione da che parte staha spiegato Annamaria Fazzari, presidente della Consulta e Ass. Abbadia. – Fino a qualche anno fa le parole mafia e ‘ndrangheta neanche si pronunciavano, come se fosse un sacrilegio farlo. Ci tenevo moltissimo che la Consulta fosse presente e oggi credo che la presenza di tutti noi ha reso ancora più incisivo il messaggio di legalità che la società civile ha voluto diffondere». «E’ stato un momento di aggregazione e di condivisione di principi importanti come la legalità e la libertà dalle mafie» ha aggiunto il vice presidente Giacomo Carioti (Ass. Amici del Palco), mentre il segretario Paolo Gallo (Ass. Sacro Cuore) ha affermato: «Bellissima e partecipata giornata, tutti presenti per fare in modo che la memoria diventi azione e gettare le basi ad una nuova rivoluzione culturale che parte dalla base ovvero dalla famiglia e dalla scuola, da ciascuna persona, facendo ciascuno il proprio dovere». E da parte di padre Antonio Santoro (Ass. Dives in Misericordia) arriva anche un monito: «Perseveriamo».

A far emozionare infine la piazza, il flash mob sulle note del brano Ovunque sarai di Irama, guidato dalla professoressa Stefania Sorace che come un direttore d’orchestra ha fatto muovere non solo le mani ma i cuori di tutti.

Alle vittime, tutte, ovunque saranno, noi ci siamo.

Perchè solo con l’impegno di tutti, Taurianova sarà Libera.

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