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sabato, Luglio 27, 2024

“Oggi è tutto cuore”

Il 14 marzo 2021 moriva Salvatore Muratore

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La frase della piccola Emma ritorna in questo 14 marzo carico di silenzio. Sì, oggi per sopravvivere a questa giornata serve metterci tutto il cuore.

Il cuore di una fantastica moglie, Iosè, che ha dovuto trovare la forza per aprire la porta alla sofferenza che è arrivata e ha stravolto la felicità di una casa, di una famiglia. Forse non ha nemmeno bussato quel dolore, si è presentato in mille sfaccettature senza preavviso. Serviva una forza straordinaria per ricominciare ogni giorno a sperare, una forza eccezionale, così attraente che anche il male si affeziona. Una forza alimentata da cuore a cuore, perchè chi spicca il volo non va via per sempre, non può essere così. Se fosse così non si spiegherebbero tante cose, tanti legami, tanti cuori che piangono lacrime ma continuano a sorridere per gli altri, per i bimbi, per Emma e Luigi, per la vita che Salvatore sognava.

Oggi è un anno che Salvatore Muratore è un pezzo di cielo, ed è ancora difficile solo immaginarlo quando lo pensi con il suo fisico sportivo, gigante già da piccolo, pieno di vita e di sorrisi per tutti.

A volte siamo così presi da questo tempo così frenetico che ci sta presentando scenari nuovi ma sempre inquietanti da ormai due anni e liquidiamo le morti con un post, qualche like, un RIP che sa quasi di augurio, oppure ci lamentiamo mettendoci al centro del dolore anche quando è degli altri, e allora oggi questo “tutto cuore” deve essere un battito così forte, nonostante sia necessariamente doloroso, che ci faccia sentire la vita come il dono più bello, grande e prezioso che abbiamo.

Oggi Salvatore e Iosè, uniti nell’amore sempre e ancora, ci insegnano che nonostante tutto sia diverso, difficile e incomprensibile, nonostante tante mattine ti svegli e non riesci a smettere di piangere, quel bomber non ha finito di segnare le sue fantastiche reti.

Salvatore segna ancora tutte le volte che un giocatore della squadra taurianovese scende in campo, perchè grazie anche al suo gioco, altri hanno trovato la voglia di andare avanti anche negli anni più difficili.

Salvatore segna ancora tutte le volte che un familiare lo va a trovare al cimitero, lì dove è accanto alla sua dolce mamma, perchè nonostante lo strazio, dentro quella cappella senti la pace di un abbraccio materno che avvolge anche chi entra per lasciare semplicemente un fiore.

Salvatore segna ancora tutte le volte che Emma e Luigi diranno la parola “papà”, perchè è un papà speciale e loro lo sanno.

Salvatore segna ancora tutte le volte che incroci un suo fratello, e a volte lo sguardo, altre il sorriso, o il portamento, ma non puoi restare indifferente.

Salvatore segna ancora tutte le volte che ad un’associazione viene voglia di fare qualcosa per il bene di tutti, magari senza mettersi troppo in mostra, perchè ha saputo solo dai giornali quanti pacchi Salvatore abbia caricato ai bisognosi nel primo lockdown.

Salvatore segna ancora e Iosè è in porta. Ovviamente dall’altra parte. Ed il portiere di una squadra raramente vede perfettamente i tiri in porta dei suoi compagni, spesso esulta da solo, ma non sono le distanze a separare i cuori, soprattutto quando è ancora “tutto cuore“.


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Nadia Macrì
Nadia Macrì
direttore

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