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Comune di Taurianova
martedì, Ottobre 8, 2024

L’uva passa o uvetta sultanina

Da preferire il prodotto biologico e senza anidride solforosa (E220)

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L’uva passa è diversa dall’uvetta sultanina: quest’ultima è una varietà della specie Vitis vinifera, e si distingue dalle altre uve da tavola per la forma degli acini, che sono piccoli, ovali e senza semi. L’uva passa, invece, è un frutto disidratato, al sole o in stufa. L’uva sultanina si può consumare fresca e può anche essere usata per fare succhi, distillati e anche uva passa.

L’uva passa è un concentrato di sostanze nutritive ed è molto calorica, per l’alto contenuto di fruttosio (zucchero della frutta); va da sé che non è indicata per chi ha problemi di peso e di glicemia.

Contiene vitamina A e del gruppo B, sali minerali come sodio, potassio, calcio, ferro, fosforo: ottima quindi per gli sportivi e per chi fa sforzi fisici; ideale consumarla di mattina per la possibilità di assimilare subito tutti i nutrienti. Contiene fibra alimentare, per cui è utile nei problemi di stitichezza, naturalmente dopo averla reidratata.

Per le affezioni polmonari si può bere l’acqua in cui sia stata messa in ammollo l’uvetta.

In caso di congiuntivite si consiglia di preparare un infuso con 15-20 g di foglie di vite, per ogni litro di acqua, lasciato riposare per 15 minuti e poi filtrato.

Una raccomandazione da fare per quanto riguarda l’acquisto di uva passa, così come di fichi, di albicocche e altra frutta secca: preferire il prodotto biologico e senza anidride solforosa (E220), un conservante usato anche per mantenere invariato il colore degli alimenti.

L’uvetta è l’alternativa più sana allo zucchero bianco, che è stato sottoposto a processi di raffinazione chimica, che privano la canna da zucchero delle sue sostanze nutritive naturali.

RICETTA

Torta della salute
In una ciotola mescola:

300 g di farina integrale
2 cucchiaini e mezzo di lievito in polvere 45 g di crusca in fiocchi (o fiocchi di mais) 300 g di uvetta sultanina
75 g di cocco disidratato
100 g di semi di sesamo tostati

In un altro contenitore frulla:

3 banane mature
500 ml di latte di soia, di riso, di mandorle o di avena

Usando le mani mescola la miscela ottenuta con gli ingredienti secchi. Versa il tutto in uno stampo da plumcake, di circa 12×30 cm, ben oliato.

Inforna a 180° per circa 60 minuti. Per capire se la torta è cotta inserisci la lama di un coltello nell’impasto: la lama deve uscire leggermente appiccicosa ma non bagnata.

Questa torta si conserva per circa una settimana in un contenitore sottovuoto o nel frigorifero. Riscaldala qualche minuto prima di mangiarla: manterrà una consistenza morbida.

È perfetta per chi non usa zucchero, uova o latticini. Mangiare sano si può!

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